Teatro di paglia: l’agorà del popolo dove lasciar cadere la propria maschera

di Premartha Giuseppe Crispo

3 reggello 2016Da un po’ sei seduto sulla panchina, e osservi la piazza che sa di silenzio antico, di case decorate e tetti rossi. Da una collina verdissima, che abbraccia lo spazio, ti arriva l’annuncio della notte sotto forma di brividi sulla pelle. Nel mezzo, balle di paglia buttate alla rinfusa con studiato disordine. Qualcuno le raccoglie e le ordina in semicerchio, via via che le balle si accostano prende forma una piccola arena e lì davanti tre balle isolate  aspettano i protagonisti.
4 reggello 2016E’ un “teatro di paglia”. Lo accosti subito agli spazi davanti all’aia delle fattorie, dove i contadini si riunivano per raccontarsi, divertirsi, dare libero sfogo alle emozioni e ritemprarsi dalle fatiche dei campi. In quello spazio si raccontavano, cantavano e ballavano senza freni.
Ora lo spazio davanti a te prende vita, le gradinate dorate si vanno lentamente riempiendo, qualcuno cerca, senza successo, di accendere dei lumi nei bicchieri scenografici, c’è troppa “aria” e i bicchieri troppo bassi, alla fine cede e si rassegna.
DSC_0058Poi qualcosa ti attira verso l’arena, ti fermi davanti alle balle isolate e pensi se mai te la sentiresti di sederti su una di quelle e raccontare una qualsiasi cosa di te, senti che, osservando gli spettatori in attesa coi loro sguardi indagatori e curiosi, un sottile disagio ti stringe lo stomaco.
Lo spettacolo comincia, qualcuno spiega come funziona e subito il disagio cala, stasera tutti sono spettatori e attori al tempo stesso, nessuno è al sicuro, il coinvolgimento è d’obbligo. Questa cosa t’intriga e ti contamina, mano a mano che gli “attori” si avvicendano, ti accorgi che non c’è aspettativa, critica o giudizio, il cerchio si chiude proprio sulle tre balle isolate creando un magico cerchio e riconosci lo spazio di condivisione.
Mettersi in gioco, raccontarsi, cantare, recitare, pochi minuti, per lasciare spazio a tutti, le performance si susseguono, i bambini più degli adulti si lanciano intrepidi in questo agorà del popolo, genuino, diretto, autentico. Qui non si finge, e per tutti ci sono ovazioni e applausi, che partono dal cuore, dal sentimento antico e quasi perso della comunità, della condivisione, dello stare insieme per dare un senso all’esperienza di vita, immedesimarsi a specchio nell’altro per scorgere altre parti di te che avevi dimenticato, che ti contagiano al punto da farti buttare via la maschera e mostrare agli altri cosa sei veramente, perché ognuno degli altri possa ricordare cos’è attraverso di te.
1 reggello 2016Senti che è arrivato il tuo momento, una forza ti chiama lì al centro e ti accorgi che sei magicamente connesso a chi ti ha preceduto e ti ha aperto la strada. Pochi minuti, gesti mimati, maschere colorate che cadono una alla volta, cade il conflitto, dietro l’incalzare di aforismi violenti e giudizi lapidari, quando ci si guarda negli occhi, tutto è risolto, sciolta ogni contrapposizione, e gli applausi che improvvisamente ti scuotono, sono la prova che il tuo messaggio di armonia e amore è “arrivato”.
Sono trascorse tre ore e non te ne sei accorto, qui il tempo magicamente si annulla, in un potente e naturale qui e ora, hai osservato, ascoltato e partecipato a questa sorta di meditazione dinamica collettiva ed ora vorresti rimanere ma il cerchio si scioglie, a mezzanotte ritireranno le balle di paglia che andranno a ricomporsi chissà dove e chissà quando.

Reggello (Firenze), 16 luglio 2016 – scheda del teatro QUI

Baranello: il teatro di paglia torna a “fare scuola”

L’istituto comprensivo “G. Barone” di Baranello in provincia di Campobasso, martedì 31 maggio, durante la settimana di documentazione, presenta la seconda edizione del teatro di paglia dei ragazzi.
E’ un’ iniziativa sperimentale e coraggiosa che intende esplorare, valorizzare e potenziare il pensiero creativo e che insegna la condivisione, la libera espressione e la capacità di mettersi alla prova. Un piccolo esempio di scuola “altra”, che privilegia un’educazione basata sul rispetto del ragazzo come persona e sulla libertà di scelta e di pensiero.
Quando lo scorso anno il teatro di paglia ha fatto il suo esordio nella comunità baranellese tra lo stupore generale dei partecipanti, si è notato un buon livello di apprezzamento per l’insolita manifestazione (leggi l’articolo QUI).
9 Baranello 2015 (1)Le due classi coinvolte erano state guidate dagli insegnanti nella preparazione delle brevi esibizioni di ciascun allievo, anche se lo spettacolo si è creato al momento con vari interventi spontanei di un’altra classe o dei pochi adulti che sono riusciti a farsi spazio tra il protagonismo dei giovani attori. La “coincidenza scenica” quindi è stata una scelta privilegiata ma con un lavoro precedente soprattutto di incoraggiamento per i ragazzi più timorosi che in gruppo si sono sentiti protetti.
Quest’anno invece, il teatro di paglia sarà una sorta di “saggio di fine anno” per il plesso di Baranello e vedrà la partecipazione di tutte le classi della secondaria di I grado e di alcune della primaria. Inoltre, sarà molto gradita la partecipazione di allievi di altri plessi come ad esempio quella di un gruppo di terza media di Fossalto che ha manifestato l’intenzione di leggere i propri testi del progetto di econarrazione “scrivere di natura”. E la cosa più intrigante di questa partecipazione libera è che si giocherà tutto sulla “coincidenza scenica”. Niente di organizzato. Tutto spontaneo, addirittura con sorprese, e in particolare piena libertà di partecipazione.
Il teatro di paglia è davvero in mano ai ragazzi. Staremo a vedere… partecipate numerosi e non finirete mai di meravigliarvi perché la vita riserva molti colpi di scena!
Si ringraziano la comunità scolastica, i genitori, l’amministrazione comunale e tutta la cittadinanza per la disponibilità ad accogliere nel loro ambiente tutto ciò che veicola cultura, affinché si dia un contributo alla formazione di uomini e donne consapevoli e competenti del proprio onesto ruolo nel mondo.
Un ringraziamento particolare va al coordinatore dei genitori, Michele Niro, che con il suo fattivo entusiasmo permetterà anche quest’anno l’allestimento del teatro fatto di balle di paglia e di fieno.

Scheda del Teatro di Paglia di Baranello QUI

Umbria: teatro di paglia e zucche

1 Marsciano 2014Questa estate dal clima decisamente difficile per chi organizza teatri di paglia, più che intimorire i “beati costruttori” sembra averli temprati. E’ sicuramente il caso di IMG_1357Jessica Franchi, che non solo ha organizzato un teatro di paglia in pieno autunno, ma lo terrà in piedi per un mese intero! Il contesto è quello della “Fiera delle zucche piene e vuote”, iniziativa del Vivaio La Barca di Marsciano (Perugia), che si svolgerà durante tutti i weekend dal 4 ottobre al 2 novembre 2014. Naturalmente la struttura verrà coperta in caso di pioggia, ma altrimenti sarà a disposizione, come sempre, della stessa “piccola utopia di libertà espressiva”.

volantino“Lo spirito” ci racconta Jessica “è quello di riportare la cultura contadina tra i bambini e tra gli adulti che l’hanno un po’ persa di vista, facendo coincidenza scenica con i visitatori della fiera, piccoli e grandi. Raccontare storie contadine del posto, fiabe e ricette sulle zucche, mostrare i frutti della natura  e le erbe officinali ed improvvisare storie magiche tutti insieme”.

Tutti in carrozza quindi… almeno fino a mezzanotte!

A Bologna torna la coincidenza scenica

Giovedì 28 agosto dalle 19 presso Arvaia (a Bologna in via Olmetola 16), aperitivo bio agreste (solo su prenotazione) e a seguire alle 21 la compagnia Zoè Teatri presenta «Coincidenze sceniche — Teatro all’impronta & altre storie»: professionisti e pubblico potranno intervenire liberamente per condividere monologhi, improvvisazioni, canzoni, ricette, conferenze.

10551123_1461977160726710_62740721856647023_nIl teatro di paglia è un format in cui professionisti e pubblico, ognuno a suo modo e senza nessuna scaletta precostituita interverranno per un tempo massimo di 10 minuti con quel che desiderano condividere. Non c’è una gara, non si tratta di dilettanti allo sbaraglio ma solo di un puro momento di condivisione di idee ed espressioni artistiche, nella fantastica cornice creata ad Arvaia, cooperativa di cittadini contadini, primo esperimento italiano di comunità che supporta l’agricoltura.

“La prima volta è andata benissimo!” raccontano gli organizzatori. “Pubblico delle grandi occasioni, tutti pronti a divertirsi oltre che a esibirsi. Abbiamo avuto nell’ordine: un giocoliere, un monologo comico e un monologo apologetico, i 5ditanellapresa che hanno improvvisato alcune scene con il pubblico (nessuna scena ovviamente ha superato i 10 minuti), e poi una canzone di Elio, letture di Rocco Tanica, letture impegnate e persino la fiaba di Cappuccetto Rosso messa in scena all’istante da alcuni spettatori che si sono prestati al gioco. Ogni tanto appariva anche Luca che ha presentato ben 2 spezzoni del suo Transition Talk Theatre. Ma soprattutto Lucia ci ha portato Fabrizio Conti dei Giovani danzatori Bolognesi e con lui la festa è decollata bnel gran finale. Balli popolari coinvolgenti, divertenti e alla portata di tutti anche di chi non ha mai ballato in vita sua. Grazie a tutti noi che abbiamo creato insieme uno spettacolo meraviglioso”. E non è finita qui, perché giovedì 28 dalle 21, ricomincia la magia!

Come raggiungere il Teatro di Paglia Zoè ad Arvaia
In via Olmetola 16, nel quartiere di Borgo Panigale a Bologna, a meno di 7 km da piazza Maggiore e quindi facilmente raggiungibili anche in bicicletta; è possibile arrivare anche in treno: ferrovia linea Bologna Vignola fermata Casteldebole e poi a piedi, oppure in bus fermata capolinea 19 e poi a piedi nel Parco Città Campagna (seguite le indicazioni “coop Il Baobab”).

Ingresso libero – prenotazione per la cena: tel 331 1228889 – zoeteatri@gmail.com – teatrodipagliazoe.wordpress.com

Rendola: il Teatro di Paglia alla sua 11a edizione

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Foto di Tiziana Monaci

Venerdì 18 luglio 2014, ore 21 presso Rendola Riding, località Rendola Valdarno, Montevarchi (Ar) – cena conviviale dalle 19.30 (ognuno porta qualcosa). Evento Facebook QUI!

In una piccola azienda agricola sui colli aretini del Valdarno, ogni anno dal 2003 costruiamo tutti insieme un piccolo teatro in balle di paglia, dove lo spettacolo è fatto solamente di liberi contributi del pubblico: ci può essere un racconto, una poesia, una canzone, una scenetta, un appello, una magia, un pensiero spontaneo… qualsiasi cosa.

rendola 2014 locandinaNon ci sono limiti di genere né tema, non c’è una scaletta, soprattutto non c’è competizione, ma la voglia di condividere quello che ci sta a cuore. Chiediamo solo che il singolo contributo non superi i 10 minuti, per dare spazio a tutti. E’ una piccola utopia di libertà espressiva, alla portata di tutti: si chiama “coincidenza scenica” e si sta diffondendo in tutta Italia… e oltre.

I timidi non si spaventino: al teatro di paglia nessuno vi butterà in scena, si può venire anche solamente per regalare il proprio ascolto. L’importante è partecipare, prima dell’evento facendo passaparola, durante lo spettacolo facendo esperienza di un momento di libertà collettiva, nei giorni e mesi dopo nel raccontare quello che abbiamo vissuto… magari per costruire un nuovo teatro di paglia!

A seguito dello spettacolo sarà offerto un rinfresco, per ridurre a zero i rifiuti, portate tutti un bicchiere da casa!

Per contattarci, non esitate a chiamare il 340 5708387 oppure a scrivere a teatrodipaglia@gmail.com.

Per saperne di più: http://rendola.teatrodipaglia.it/